il vuoto con il niente intorno

In questi giorni il centrosinistra lombardo ha chiesto ad Ambrosoli di diventare il candidato dello schieramento per le regionali.
Non ci sarebbe niente di strano se Ambrosoli non fosse stato il candidato sindaco di Milano per il terzo polo nel 2011.
Ovvero all'interno dei partiti dello schieramento di sinistra evidentemente non c'era nessuno capace, intelligente e onesto che si potesse candidare.
Del resto Ambrosoli faceva gola anche a destra e, ovviamente al centro.
Come è possibile che un uomo solo possa rappresentare le idee di tre schieramenti antitetici?
Perché, in realtà, quegli schieramenti sono basati su partiti che non rappresentano nulla. Al loro interno non si trova niente.
Non c'è un'idea di base sulla quale declinare la politica quotidiana, con la quale confrontarsi per scrivere le leggi e cercare di costruire una società diversa.
Per questo al loro interno non si parla di idee, non si discute di problemi ma si lavora solo sul marketing. Di come rendere migliore il nulla, più appetibile il niente.
Non ci sono scuole di partito, perché non c'è nulla da insegnare.
Non ci sono veri congressi dove si scontrano opinioni e progetti.
Ci sono solo le passerelle, dove le persone in vista parlano per ottenere l'applauso.
Ci sono i meeting, e i convegni e i seminari di formazione dove la claque può osannare il più simpatico.
Intorno al nulla però c'è un apparato, ci sono sedi, seggioline di plastica, ferrotubi per costruire gazebo e stand per le feste di partito.
Così come una piadina o una salsiccia non è di parte e può sfamare uno di destra o uno di sinistra, così in questi partiti senza idee, chiunque della cosidetta società civile può essere dato in pasto agli elettori del proprio schieramento.
Basta condirlo con la salsa marketing più giusta.

Nessun commento:

Posta un commento