Vibr-azioni

Un brivido percorre l'Italia e non è il freddo.
Cosa succederebbe se alcune persone di spicco si unissero per cambiare l'Italia senza far uso dei partiti?
De Magistris la scorsa settimana ha delineato uno scenario nuovo, ulteriore, rispetto al vecchio schema "centrodestra-centrodicentro-centrosinistra" che già scricchiolava sotto i colpi grilleschi.
Infatti, se da destra si sente lo squillo di Montezemolo, da sinistra si eleva, per fortuna, quello di De Magistris, che aveva visto con la sua elezione la voglia di cambiamento sociale oltre che politico di molti cittadini.
Con le elezioni di Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli, sembrava veramente che fossimo di fronte ad una svolta, con il PD e le sue tediose dispute interne, messo all'angolo. Un paio di personalità non del PD, decise nel cambiamento, che uscivano fuori dall'ombra e ci raccontavano che era possibile svoltare dopo decenni di strapopotere della destra, a Milano, e dell'inciucio a Napoli.
Un movimento che aveva coinvolto tantissimi cittadini che, anche senza ordini di partito, si erano mobilitati per cambiare le loro città.
Sembrava che finalmente  fosse il momento di una nuova stagione politica, anche per il PDsauro.
Poi il nulla, anzi...
Il PD in questi anni ha tentato di riappropriarsi di quello che aveva perso, non aderendo alle idee vincenti di quei sindaci ma semplicemente cercando di fagocitare Di Pietro e Vendola, e quindi De Magistris e Pisapia loro emanazioni nel locale.
E nel farlo hanno, in modo criminale proprio demolito la struttura che aveva portato alla vittoria di quei sindaci, mai accettati come proprie avvanguardie ma come temibili concorrenti.
Innanzi tutto, hanno cominciato a sfaldare e rendere possibili nuove alleanze a sinistra, mettendosi in conbutta con chi quelle elezioni le aveva perse nel modo più pesante, il famoso terzo polo, sciolto al sole come fosse ghiaccio. Così dopo pochi anni Tabacci e Ambrosoli si sono ritrovati, uno a livello nazionale ed uno a livello regionale, a lottare per la leadership del centrosinistra.
Poi, mai contenti, hanno pensato bene di appoggiare Monti nella continuazione della politica berlusconiana di demolizione delle strutture pubbliche e azzoppamento delle economie locali.
Tutto questo giocando la carta "o noi o Berlusconi", prendere o lasciare, tappatevi il naso perché altrimenti è peggio.
Il PD però aveva fatto i conti senza il Movimento 5 Stelle, che ha incominciato a macinare numeri e per ultimo De Magistris.
Cosa succederà se come ha descritto il sindaco napoletano, gli elettori di sinistra avranno la possibilità di scegliere un movimento non solo di protesta, come quello di Grillo, e per di più anti-montiano, laico, attento ai lavoratori e ai pensionati, alla scuola ed ai beni pubblici, ...oserei dire di sinistra?

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