L'obiettivo primario della nuova forza politica è quello dello smantellamento delle strutture giuridiche legali che mettono in condizione di inferiorità il singolo cittadino a vantaggio dei mostri organizzativi che ci schiacciano.
Alla preponderanza legale che favorisce la prepotenza delle organizzazioni statali e internazionali va contrapposta l'unione dei singoli cittadini che si sono organizzati già in associazioni e comitati di resistenza per autodifesa.
Questi gruppi cittadini già attori reali della vita politica devono trasformarsi in strumento politico a favore dei cittadini. Dato che la loro azione, per non essere una sterile protesta, non può essere apolitica e d'altro canto per equidistanza e, troppo spesso, per convenienza non possono aderire ad alcun partito (come si suol dire hanno tematiche trasversali) devono diventare essi stessi partito.
Per capirci, quello ceh si dovrà realizzare è l'unione delle associazioni che non avendo bisogno quindi di una sua struttura non potrà mai diventare a sua volta un elemento di prepotenza organizzativa.
Alla nuova forza politica potranno quindi aderire le associazioni con la libera accettazione di poche regole comuni e idee condivise di programma e limitando la loro azione all'interno del partito con la designazione dei candidati alle elezioni, la diffusione delle idee degli altri gruppi e del programma comune.
Saranno poi i cittadini con le preferenze a definire gli eletti, messi nelle liste in modo casuale e non il segretario o il comitato centrale come avviene adesso in molti partiti.
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