Ritengo che in questo momento debba nascere un nuovo soggetto politico, nuovo in tutti i sensi, e che descriverò in questo blog.
La prima cosa da fare è sgombrare il campo dalle esperienze passate, ciascuna importante al suo tempo ma che si sono rivelate fallimentari e, soprattutto non adatte alla nuova situazione nazionale ed internazionale.
Affronterò ciascuna teoria politica a parte dettagliando perché non vada bene e farò larghi accenni ai partiti che di quelle teorie si sono fatti portavoce, spesso in modo del tutto arbitrario.
L'elemento centrale per capire l'esigenza di nuovo soggetto politico è lo scontro tra le macro-organizzazioni ed i singoli cittadini, per far sì che questi ultimi possano contrastare efficacemente lo strapotere di stati e governi, multinazionali e banche, mafie e criminalità organizzate (i confini tra gli interessi di tutte queste entità si sono assottigliati tanto da non riuscirli a vedere ma soprattutto si sono mescolati in modo che coincidano troppo spesso).
Nel passato gli strumenti per permettere di controbilanciare alcuni poteri erano costituiti dai partiti e dai sindacati, ma col tempo questi sono diventati sistemici alle altre organizzazioni (senza, purtroppo, eccezioni di tipologia) e spesso essi stessi strumento di oppressione.
Per superare l'ostacolo dei partiti l'unica forma possibile è l'unione di piccole entità che non siano onnicomprensive ma limitate nel tempo e negli obiettivi.
Una specie di partito non basato sul pensiero unico (che del resto non esiste, in realtà, in nessun partito) ma sulla confederazione di gruppi che portano avanti istanze collegate ed affini.
Un esempio pratico, per dimostrare che quello che dico non è una pura utopia, è il forum del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.
In quel caso, gruppi e comitati nati per esigenze diverse si sono uniti e mobilitati per un'unica lotta, nel caso delle prossime elezioni politiche, sarebbe necessario che gruppi, associazioni e comitati, nati per lotte diverse si uniscano per un obiettivo comune.
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